(pagina in rifacimento)
Umile Ostia, sangue innocente
Dio presente, Dio nascosto
figlio d'Eva, eterno Re,
china il guardo, Iddio pietoso,
su una polve che ti sente
che si prostra innanzi a Te.
È spirato
È spirato! Esangue giace, | ![]() |
Croce, Tu il vero simbolo
d'amor, di gloria insieme;
Tu splendi più dell'iride,
Tu sei segnal di speme.
In ciel t'adorano gli Angeli
e qui sei scuola ai re,
sei scuola ai re.
Croce adorata, che orribil palco
di morte e di ira
su cui per man dei perfidi
l'Onnipotente spira.
Prostrati nella polvere
siam tutti innanzi a Te,
innanzi a Te.
Di mille colpe reo
lo so, Signore, io sono:
< non merito perdono,
né più il potrei sperar. > (2 volte)
Ma senti quella voce
che per me prega e poi,
< lascia, Signor, se puoi
lascia di perdonar. > (2 volte)