S.MARGHERITA d'Antiochia di Pisidia (foto 20):
all'entrata, sulla parete di destra; si tratta di affresco datato 1513, opera di ignoto affrescatore meridionale, raffigurante S.Margherita (chiamanata Marina in oriente) d'Antiochia di Pisidia, nata nel 275 e decapitata il 20 luglio del 290, patrona delle donne incinte e venerata come patrona delle città di Licodia Eubea (Catania) e Montefiascone (Viterbo). Annotiamo che non può trattarsi di S.Margherita da Cortona, così come ritenuto erroneamente, almeno da circa 30 anni (a partire dal 1977). Questa santa, infatti, vissuta dal 1247 al 1297, è stata canonizzata da papa Benedetto XIII nel 1728 e quindi ciò è in assoluto contrasto con la datazione 1513 dell'affresco che, dunque, se così fosse, la avrebbe "proclamata santa" quasi due secoli prima della sua canonizzazione ufficiale. Del resto ci viene in aiuto anche l'iconografia classica che raffigura S.Margherita da Cortona insieme ad un cane, mentre raffigura S.Margherita d'Antiochia di Pisidia in piedi su un drago, proprio come nel caso del nostro affresco. Per semplice curiosità riferiamo che a questa santa, il cui culto, pare, sia stato soppresso nel 1960 (fonte: Grande dizionario illustrato dei Santi, edizioni Piemme, 1991), è riconosciuta la virtù di intercessione per un parto facile alle donne che la invocano prima dell'inizio delle doglie, una devozione nata dalla leggenda secondo la quale S.Margherita avrebbe squarciato con una croce il ventre del demonio che, sotto forma di drago, l'aveva inghiottita. |
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