I CANTI DELLA VIA CRUCIS

In questa pagina sono raccolti i canti eseguiti durante il rito della Via Crucis a Belvedere Marittimo. I testi sono comunemente (ma erroneamente) attribuiti a San Leonardo da Porto Maurizio mentre nessuna notizia abbiamo circa le musiche: fanno parte della tradizione belvederese e sono quelle che ancora oggi (anno 2009) vengono suonate.

Per ogni stazione riportiamo il testo del canto così come ancora oggi viene eseguito a Belvedere mentre, sotto ciascuna di essa, riportiamo il relativo testo tratto dal libro “Via Crucis del Beato Leonardo da porto Maurizio” edito in Roma nel 1803.

 

San Leonardo, frate francescano e sacerdote, è nato a Porto Maurizio, odierna Imperia, il 20 dicembre 1676 ed è morto a Roma il 26 novembre 1751. Venne beatificato il 19 marzo 1796 e canonizzato da papa Pio IX il 29 giugno 1867.

L’autore delle strofe dei canti è a tutt’oggi sconosciuto. Si sa che non sono di Pietro Metastasio il quale, ancora in vita, lo smentì pubblicamente. Né, dunque, possono essere attribuite a san Leonardo. Vedere “Notizie storiche sui canti” nella pagina “Canti Settimana Santa”.

Si tratta di versi quinari raggruppati in strofe di due quartine con rime secondo lo schema “a b b c / d d e c”.

Abbiamo notizia che le prime opere di san Leonardo relative alla via crucis furono pubblicate a partire dal 1715 (fonte: “La Via Crucis di San Leonardo da Porto Maurizio” di Cesare Vaiani, edizioni Glossa srl, Milano 2003). In queste opere sono riportate le strofe dei canti esattamente così come vengono ancora oggi cantate a Belvedere tranne qualche piccola variante.

Di seguito viene riportato, in ordine, il testo del canto così come viene eseguito a Belvedere, il testo tratto da libretti settecenteschi, la registrazione del canto effettuata nel 1979  durante una Via Crucis nella Chiesa del SS. Rosario di Belvedere.

Si canta solo all'XI-esima stazione dell'ultima Via crucis dell'anno

Questo canto, per tradizione, viene eseguito durante l’ultima Via Crucis (cioè quella del venerdì che precede la domenica delle Palme), al posto di “A me Ti volgi…”.

Non conosciamo il motivo di questa variante. Probabilmente (*) è un canto che fa parte di un vecchio gruppo di canti di Via Crucis che venivano eseguiti in passato e che per la sua particolare bellezza e perché i fedeli vi erano particolarmente legati emotivamente, è stato recuperato.

(*): abbiamo lasciato la vecchia annotazione, ma sappiamo, ormai, che il canto “Alla Croce” effettivamente fa parte di un altro gruppo di canzoncine legate alle Vie Crucis. Quasi certamente questo gruppo di canti non è stato composto anteriormente a quello “canonico”, cioè quello che viene cantato durante la Via Crucis a Belvedere, ma solo posteriormente, forse 50-70 anni dopo.

Alla Croce è in fin disteso

L’innocente e fido Agnello

Vien trafitto a pien martello

Mani e pie’ senza pietà

Vivo ancor confitto in Croce

Viene esposto al mondo intero

Onde ceda l’alto impero

Alle cieche potestà

Io ti adoro, o Santa Croce

Duro letto del mio Signore

Io ti adoro con tutto il cuore

E ti lodo colla voce

Io ti adoro, o Santa Croce